La successione dei vini a tavola

di Chiara Tosi
Quale vino?
Non so cosa abbinare al piatto? Quale vino bere prima e quale dopo? Ma il vino rosso si può bere prima del vino bianco? E lo spumante…quale tipo è meglio gustare prima e quale dopo?
Che sia per una cena tra amici o che al ristorante, ci troviamo spesso a studiare la carta dei vini di un’enoteca o di un locale. Se dobbiamo scegliere quale bottiglia meglio si sposa con i piatti che abbiamo cucinato o ordinato spesso andiamo in crisi perché oltre a dover pensare all’abbinamento dobbiamo anche pensare alla successione dei vini a tavola!
E di certo non vogliamo fare brutte figure con i parenti o con gli amici!
Ma tranquilli non c’è da disperarsi, basta seguire alcune semplici regole e accorgimenti e il figurone è assicurato! Scopriamoli insieme in questo articolo.
Se la cena è di più portate….
beh dobbiamo allora pensare molto bene alla successione. Ma prima di parlare della successione dei vini da portare a tavola devi farti alcune domande: per esempio qual’è l’abbinamento che vuoi fare con il piatto da mangiare? o se sei un ristoratore parliamo dell’abbinamento del vino al piatto che porti al cliente? O se sei un avventore puoi verificare se il ristoratore ti sta proponendo abbinamenti e successione dei vini in modo corretto e professionale 🧐.
La sequenza dei vini
La sequenza dei vini da portare ma che qui vi indicherò è puramente indicativa perché dipende da molti fattori ma in generale posso svelarvi alcune semplici regole che cercherò di semplificare al massimo.
La successione dei vini deve seguire una certa logica. Vediamo qual’è.
La successione dei vini deve seguire una certa logica.
La prima regola è la logica dell’intensità. E’ la stessa logica di cui abbiamo parlato anche per quel che riguarda il tagliere dei formaggi. Quando compongo la ruota dei formaggi devo sempre stare attento e prevedere di assaggiare per primo il formaggio meno intenso dal punto di vista sensoriale per poi via via aumentare l’intensità con altre tipologie di cacio. Se vuoi approfondire questo argomento clicca qui. Beh la stessa logica si applica anche nel vino. Prima assaggerò il vino meno intenso dal punto di vista gusto-olfattivo e poi a seguire aumenterò l’intensità. Ma l’intensità non è l’unica logica da seguire. Devo fare attenzione anche alla struttura, al grado di maturazione del vino e come dicevamo prima anche all’abbinamento col cibo.
Quindi un vino più semplice andrà assaggiato per primo mentre un vino strutturato andrà gustato dopo.
L’ordine dei vini da portare in tavola
Per semplificarvi la scelta e per non cadere troppo nella complessità ecco l’ordine indicativo dei vini da portare a tavola:
1. Spumanti secchi
in primissima posizione ci mettiamo gli spumanti. Gli spumanti però in versione secca. Dobbiamo però sapere se stiamo aprendo uno spumante metodo Charmat o Martinotti oppure uno spumante metodo Classico. L’ordine perfetto prevederebbe di aprire prima il metodo Charmat o Martinotti e poi il metodo Classico.
2. Bianchi giovani e fruttati
3. Bianchi secchi aromatici
Dopo gli spumanti possiamo pensare a dei Bianchi giovani e fruttati per poi approdare ai bianchi secchi aromatici.
4. Bianchi maturi e strutturati
Infine sempre parlando dei bianchi dovremo considerare i bianchi maturi e strutturati. E qui abbiamo esaurito il capitolo dei bianchi.
5. Vini rosati
6. Vini novelli
Possiamo quindi passare ai rosati e successivamente ai vini novelli. Dopo i vini novelli dobbiamo aprire il capitolo dei vini rossi.
7. Vini rossi giovani
8. Vini rossi mediamente affinati
9. Vini rossi strutturati e maturi
Ecco la successione: dapprima vini rossi giovani, poi i rossi mediamente affinati e infine i vini rossi strutturati e maturi. A questo punto dovremmo essere arrivati alla parte del pasto che si avvicina al dolce.
E per il fine pasto…
E qui possiamo aprire tutto il capitolo dei vini a tendenza dolce come per esempio gli spumanti amabili o dolci, per poi passare a dei vini più corposi come dei vini passiti o per concludere a quelli più importanti come i vini liquorosi.
Riassumendo
La sequenza dei vini da portare a tavola richiede un minimo di conoscenza nel mondo del vino e un palato allenato. Questo articolo si propone di dare delle indicazioni semplici, concrete e chiare a chi vuole amplificare i piaceri della tavola con degli abbinamenti appropriati ma non sa da dove cominciare. Quindi ad esempio, se avete un vino rosato, un bianco e un rosso prima va il bianco poi il rosato poi il rosso
Buon appetito!
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Bene anche la pillola di oggi si conclude qui. Se vi è piaciuto il video e questo articolo lasciate un commento. Iscrivetevi al canale you tube e se vi interessa qualche argomento particolare fatemelo sapere così vediamo di mettere il GUSTO AL CENTRO!